Stamattina scelgo di procedere verso Caiazzo, utilizzando un percorso certamente più lungo, ma al tempo stesso molto più ricco di panorami e di percorsi suggestivi. Il tragitto che scelgo di fare è quello che mi condurrà attraverso Limatola – Castel Campagnano – Ruviano – Caiazzo – Villa S.Croce. Al di là dei luoghi assolutamente affascinanti, del contesto sicuramente ricco di interesse, percorrendo questo itinerario ci sono almeno tre strade che vanno segnalate e che un motociclista non può assolutamente mancare, a mio modo di vedere. La strada che, sul tratto Squille – Castel Campagnano, subito dopo il paese della festa degli asparagi, si incontra sulla sinistra e sale sulla montagna. La strada che sul tratto Ruviano – Caiazzo si incontra sulla destra, (bisogna seguire l’indicazione per Alvignano). Infine la strada che conduce a Villa S.Croce, che si imbocca dall’incrocio di Caiazzo.
Per arrivare a Limatola scelgo, quindi, la strada che da Caserta sale verso Puccianiello e Casertavecchia e da qui le indicazioni per Castel Morrone. Attraversata tutta la cittadina, la strada provinciale scende verticalmente giungendo proprio nel cuore di Limatola. Giunto a Limatola mi dirigo verso Dugenta ma svolto a sinistra per Squille – Castel Campagnano. Squille è un borghetto molto grazioso, famoso soprattutto per la sagra degli asparagi e per la sua disposizione a terrazza.
Subito dopo Squille c’è una strada che sale e conduce ad una serie di agriturismi. Imboccare quella strada e salire fino in cima con la moto è una cosa che segnalo e suggerisco. Il panorama del paesaggio è semplicemente bello. Dopo Squille supero Castel Campagnano e mi dirigo verso Ruviano. Il paesino che dista 6 km da Caiazzo si trova sulla sinistra venendo da Sud. Le strade sono molto belle e guidare la moto è un piacere. In particolare la strada sulla destra dopo il paesino di Ruviano che congiunge Ruviano ad Alvignano è molto caratteristica e suggestiva.
Sono molto legato a Ruviano, a me piace molto. Al di là della piccola torre dell’orologio e della magnifica cattedrale barocca, la cosa che mi affascina di questa paesello è la festa dei cornuti che si tiene nel paese, e che rende questo paesello famoso in tutto il mondo. I duemila abitanti del paesino casertano, l’undici novembre di ogni anno, si ritrovano per festeggiare il loro patrono sfilando in processione accompagnati dalla banda, per cantare il caratteristico inno dei cornuti. La processione si conclude con l’incendio del fantoccio di pezza.
Arrivo finalmente a Caiazzo, il borgo più importante della zona e certamente quello più rappresentativo sia perché è il centro di maggiore interesse, per la sua storia ricca e la tradizione.
Da visitare assolutamente la Cattedrale, il Campanile ed il Castello Longobardo.
Secondo alcune leggende discordanti Caiazzo, l'antica Caiatia, fu edificata da Calata, figlia di Tifata, che si innamorò perdutamente di Volturno. La cittadina fu dominata dagli Osci e subì vari assoggettamenti, prima dagli Osci appunto, poi gli Etruschi ed infine dai sanniti, fino a diventare anch’essa Municipio di Roma. Subì varie devastazioni per opera dei Goti, dei Vandali ed infine da parte dei Saraceni. Il castello fu costruito da Landone il vecchio ed è certamente di era Longobarda. Anche durante il periodo medioevale Caiazzo subì varie dominazioni, da quella sveva, a quella angioina, diventando spesso di proprietà di vari conti o signori della zona. Intorno alla fine del 1200, Caiazzo ospitò Pier della Vigna e Federico II. Dopo aver visitato il centro storico mi dirigo verso Caserta ma all’incrocio scelgo di salire verso Villa S.Croce. Anche questa strada è da segnalare assolutamente per chi viaggia in moto. Anche in questo caso il panorama è notevole, la moto dondola attraverso le strade che si inerpicano sulle colline dolci che conducono fino ad una delle sommità del Monte Maggiore. La strada attraversa un paesaggio suggestivo in un contesto agricolo, ricco di profumi di campagna. Mi allungo fino a Villa S.Croce. Il borghetto è grazioso. Mi affaccio sulla terrazza che dà su tutta la vallata. Torno indietro si è fatta ora di tornare.
Scelgo di scendere per Piana di Monteverna, Palamaggiò e sono a casa.
Per arrivare a Limatola scelgo, quindi, la strada che da Caserta sale verso Puccianiello e Casertavecchia e da qui le indicazioni per Castel Morrone. Attraversata tutta la cittadina, la strada provinciale scende verticalmente giungendo proprio nel cuore di Limatola. Giunto a Limatola mi dirigo verso Dugenta ma svolto a sinistra per Squille – Castel Campagnano. Squille è un borghetto molto grazioso, famoso soprattutto per la sagra degli asparagi e per la sua disposizione a terrazza.
Subito dopo Squille c’è una strada che sale e conduce ad una serie di agriturismi. Imboccare quella strada e salire fino in cima con la moto è una cosa che segnalo e suggerisco. Il panorama del paesaggio è semplicemente bello. Dopo Squille supero Castel Campagnano e mi dirigo verso Ruviano. Il paesino che dista 6 km da Caiazzo si trova sulla sinistra venendo da Sud. Le strade sono molto belle e guidare la moto è un piacere. In particolare la strada sulla destra dopo il paesino di Ruviano che congiunge Ruviano ad Alvignano è molto caratteristica e suggestiva.
Sono molto legato a Ruviano, a me piace molto. Al di là della piccola torre dell’orologio e della magnifica cattedrale barocca, la cosa che mi affascina di questa paesello è la festa dei cornuti che si tiene nel paese, e che rende questo paesello famoso in tutto il mondo. I duemila abitanti del paesino casertano, l’undici novembre di ogni anno, si ritrovano per festeggiare il loro patrono sfilando in processione accompagnati dalla banda, per cantare il caratteristico inno dei cornuti. La processione si conclude con l’incendio del fantoccio di pezza.
Arrivo finalmente a Caiazzo, il borgo più importante della zona e certamente quello più rappresentativo sia perché è il centro di maggiore interesse, per la sua storia ricca e la tradizione.
Da visitare assolutamente la Cattedrale, il Campanile ed il Castello Longobardo.
Secondo alcune leggende discordanti Caiazzo, l'antica Caiatia, fu edificata da Calata, figlia di Tifata, che si innamorò perdutamente di Volturno. La cittadina fu dominata dagli Osci e subì vari assoggettamenti, prima dagli Osci appunto, poi gli Etruschi ed infine dai sanniti, fino a diventare anch’essa Municipio di Roma. Subì varie devastazioni per opera dei Goti, dei Vandali ed infine da parte dei Saraceni. Il castello fu costruito da Landone il vecchio ed è certamente di era Longobarda. Anche durante il periodo medioevale Caiazzo subì varie dominazioni, da quella sveva, a quella angioina, diventando spesso di proprietà di vari conti o signori della zona. Intorno alla fine del 1200, Caiazzo ospitò Pier della Vigna e Federico II. Dopo aver visitato il centro storico mi dirigo verso Caserta ma all’incrocio scelgo di salire verso Villa S.Croce. Anche questa strada è da segnalare assolutamente per chi viaggia in moto. Anche in questo caso il panorama è notevole, la moto dondola attraverso le strade che si inerpicano sulle colline dolci che conducono fino ad una delle sommità del Monte Maggiore. La strada attraversa un paesaggio suggestivo in un contesto agricolo, ricco di profumi di campagna. Mi allungo fino a Villa S.Croce. Il borghetto è grazioso. Mi affaccio sulla terrazza che dà su tutta la vallata. Torno indietro si è fatta ora di tornare.
Scelgo di scendere per Piana di Monteverna, Palamaggiò e sono a casa.
ciao forse mi puoi essere utile . a luglio mi sposo ed ho organizzato il riceviemnto a squille. mi puoi consigliare un po sto per fare delle belel foto in zona? grazie. doliotto@inwind.it
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